Nel panorama di Pentedattilo, particolarmente affascinante se visto dalla strada che porta a Montebello, spunta in particolare evidenza la Chiesa dei SS. Pietro e Paolo con il relativo campanile. Essa fu sede del “Ditterio” (dal greco deuteros = secondo), che rappresenta in pratica la figura del parroco, secondo al Protopapa (arciprete) nella gerarchia ecclesiastica.
L’edificio è rimasto inagibile per anni, ma i lavori di restauro (iniziati nel 2001) contribuirono notevolmente alla riqualificazione dell’intero borgo.
All’interno vi è una statua della Madonna col Bambino, inoltre: una statua raffigurante sant’Antonio col Bambino, un organo del 1700, la tomba di Don Giuseppe Alberti. Su quest’ultima è inciso lo stemma della famiglia Alberti, contornato da disegni raffiguranti ossa, teschi e nastri.
Interessante è la scala che dalla canonica porta al sottotetto. Da qui si accede all’orto pensile e al campanile.
La piazza antistante, come in altri luoghi sulle sommità dei rilievi, è aperta, a costituire un legame tra l’abitato e il paesaggio circostante.
Fino al 1980, anno in cui fu trafugata, vi era custodita, nella pala dell’altare maggiore, una preziosa tela raffigurante i SS. Pietro e Paolo.
Tratto da: “PENTIDATTILO”, Laruffa editore, 2001