Siamo nel tardo pomeriggio, Peppe sta passeggiando quando la sua attenzione viene attratta da un funerale dalle modalità atipiche.
Si ferma e il suo sguardo si fissa su quel corteo funebre che si sta avviando verso il vicino cimitero. Un primo carro funebre è seguito, ad una dozzina di metri, da un secondo carro funebre dietro al quale una sola persona, un uomo vestito a lutto, con un pit bull al guinzaglio. Ad alcune decine di metri, circa 100 persone disposte in fila indiana, chiudevano il corteo.
Peppe è troppo curioso e, con molta discrezione, si avvicina all’uomo con il cane e dice: “Le mie condoglianze, sono molto dispiaciuto per le sue perdite, capisco che forse non è il momento più propizio per disturbarla ma la tipologia di svolgimento di questo funerale mi ha molto incuriosito. Che funerale è questo?”.
L’uomo vestito a lutto, in lacrime, risponde:
“Sulla macchina funeraria qui davanti a noi c’è mia moglie.”
“Mi dispiace tanto, cose le è successo?”
“Diablo, il mio cane, l’ha attaccata e l’ha uccisa!”
“Che brutta disgrazia! … E nel carro funebre più avanti chi c’è?”
“Là c’è la mia suocera!”.
“Che disdetta, anche la suocera? … E a lei cosa le è successo?”
“Lei stava tentando di aiutare mia moglie, il cane si è lanciato anche contro di lei e …!”
I due uomini rimangono qualche secondo di silenzio poi Peppe si avvicina all’altro e gli sussurra all’orecchio.
“Ehm … mi potrebbe prestare il suo cane per qualche ora?”
“Si, certamente! Si metta in fila con gli altri!”